“SANT EGIDIO LUCI SUL PASSATO”

L’Aquila 24 settembre 2016. Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nell’avere nuovi occhi Con una citazione del saggista Marcel Proust la soprintendente Maria Alessandra Vittorini della Soprintendenza Unica Archeologia belle arti e paesaggio per la città  dell’Aquila e i comuni del cratere commenta i risultati dell’indagine archeologica condotta sulla montagna di Sant’Egidio a Campo Imperatore che ha riportato alla luce una chiesa vescovile a navata unica con transenna presbiteriale ottanta monete di rame e argento e ceramiche di Castelli e Anversa degli Abruzzi prodotte centinaia di anni fa per il mercato aquilano.

Nelle giornate europee del patrimonio (24 e 25 settembre) in un affollatissimo Centro Civico di Paganica i protagonisti della scoperta hanno svelato i risultati dell’indagine archeologica nata da un progetto dell’Amministrazione Separata dei beni di Uso Civico di Paganica e San Gregorio condotta dallaSoprintendenza Unica d’Abruzzo e cofinanziata dalla Fondazione Carispaq con il patrocinio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

A quasi 1700 metri di altezza nel cuore della Piana di Campo Imperatore accanto all’omonimo rifugio di sant’Egidio la chiesa di cui sono stati rinvenuti i resti è l’espressione materiale della pastorizia transumante dell’epoca che sul versante aquilano del Gran Sasso aveva l’approdo terminale estivo delle greggi un sito che era crocevia di popoli e pastori come dimostrano anche i reperti numismatici e ceramici rinvenuti nel corso delle indagini storico archeologiche.

Una collaborazione quella tra la Soprintendenza Unica e gli Usi Civici di Paganica che avrà  un futuro ” ha aggiunto la soprintendente Maria Alessandra Vittorini ” Un lavoro faticoso portato avanti con pochi mezzi persone e risorse numeriche assolutamente sottodimensionate che apre tuttavia nuove prospettive per un territorio che sta progressivamente riscoprendo la sua archeologia.

Il recupero di un rudere attraverso il metodo archeologico è il recupero dell’identità  di un luogo ” ha dettol’archeologa Rosanna Tuteri della Soprintendenza Unica –  Sant’Egidio torna ad essere quello che era un punto di riferimento dei percorsi della montagna di Campo Imperatore. Un’azione titanica resa possibile dalla sinergia virtuosa tra gli enti coinvolti e la presenza costante e quotidiana degli archeologi che in un’epoca di recessione culturale hanno ottenuto un importante risultato e acquisito dati scientifici.

Il recupero del sito archeologico di Sant’Egidio insieme a quello delle numerose tholos presenti nella zona contribuirà  alla valorizzazione di tutta la piana di Campo Imperatore perseguendo l’obiettivo di ricostruire quel tessuto abitativo del passato legato all’economia della nostra montagna. Così il presidente dell’Amministrazione Separata dei Beni di Uso Civico di Paganica e San Gregorio Fernando Galletti.

La valorizzazione che permette lo sviluppo del territorio è uno dei temi a cui si ispira da sempre l’opera della Fondazione Carispaq ” ha dichiarato il presidente della Fondazione Carispaq Marco Fanfani ” Un luogo affascinante lasciato fino ad ora in un totale stato di abbandono ma che in futuro potrà  tornare ad essere fruibile grazie ad un intervento completo passo importante verso un turismo compatibile con la qualità  dell’ambiente circostante.

Una chiesa di cui si ha una scarsa documentazione ” ha riferito l’archeologo Alessio Rotellini responsabile del progetto ” La chiesa di sant’Egidio compare in una documentazione del 1362 quando il vescovo dell’Aquila la aggrega alla parrocchia di Santa Maria di Assergi per preservarla dallo stato di decadenza in cui versava per colpa dell’incuria dei suoi rettori. L’Università  (il Comune) di Paganica affittava nel 1483 per duecento ducati la montagna di Sant’Egidio ai pastori per il pascolo delle greggi transumanti. L’ultima notizia risale all’anno 1538 quando l’Università  di Paganica si affrancò dal pagamento di un canone annuo gravante sulla montagna. Da allora non si ha più nessuna notizia della chiesa che venne utilizzata come ricovero dei pastori transumanti


“SANTEGIDIO LUCI SUL PASSATO”

INVITO CONFERENZA STAMPA

Sabato 24 settembre – ore 10:00 Centro Civico di Paganica

SANT’EGIDIO LUCI SUL PASSATO

Scoperti i resti di una chiesa con transenna presbiteriale e una serie di reperti ceramici e numismatici risalenti al XII secolo

 

INTERVERRANNO:

Fernando GallettiPresidente ASBUC

Marco FanfaniPresidente Fondazione Carispaq

Domenico NicolettiDirettore Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Maria Alessandra VittoriniSoprintendente

Rosanna TuteriArcheologa Soprintendenza

Massimo CialenteSindaco dell’Aquila

Elisabetta LeoneAssessore alla Cultura del Comune dell’Aquila

Alessio RotelliniArcheologo e responsabile del progetto

Luca PorziArcheologo

Achille GiulianiNumismatico

L’Aquila 19 settembre 2016.Ritrovati i resti di una chiesa a navata unica con transenna presbiteriale e una serie di reperti ceramici e numismatici risalenti ad un periodo compreso tra il XII e il XVII secolo. La sorprendente scoperta è avvenuta sulla montagna di Sant’Egidio nei pressi della piana di Campo Imperatore del Gran Sasso d’Italia nel corso di un’indagine archeologica nata da un progettodell’Amministrazione Separata dei Beni di Uso Civico di Paganica e San Gregorio condotta dalla Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio dell’Abruzzo e realizzata con il contributo della Fondazione Carispaq con il patrocinio del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga. Si tratta del primo intervento di un progetto più ampio promosso dagli Usi Civici di Paganica e San Gregorio volto al recupero dell’intero complesso pastorale di Sant’Egidio. Nel corso della conferenza stampain programma sabato 24 settembre alle ore 10:00 presso il Centro Civico di Paganica i responsabili della prestigiosa scoperta informeranno il pubblico e la stampa sui dettagli dell’indagine archeologica. Alle 12:00 è prevista una visita al sito archeologico di Sant’Egidio con mezzi messi a disposizione dell’Amministrazione Separata.