La Fondazione Carispaq sostiene la riapertura dell’Archivio Storico del Monastero di Sant’Amico

E’ stato inaugurato e aperto al pubblico (su prenotazione alla mail archivistorici@gmail.com) grazie al sostegno della Fondazione Carispaq, l’Archivio storico del Monastero femminile Agostiniano di Sant’Amico all’Aquila. 

Per la prima volta all’Aquila un archivio privato, di proprietà  ecclesiastica ed in particolare di un monastero di clausura, viene aperto alla fruizione pubblica di studiosi ed appassionati; si tratta di un piccolo ma significativo luogo di storia e cultura del nostro territorio che conserva oltre seicento unità  archivistiche attraverso le quali si ripercorrono le vicende dei luoghi da cui provengono e quindi anche della nostra città . Recuperato e catalogato nel 2001, oggi l’archivio storico del monastero di Sant’Amico apre le sue porte alla comunità  mettendo a disposizione i suoi tesori che segnano un percorso lungo seicento anni, partendo all’incirca nella prima metà  del trecento ( 1336) per terminare nella prima metà  del novecento (1948). L’archivio è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Abruzzo e Molise e durante la schedatura delle singole unità  archivistiche sono stati individuati tre fondi:  fondo Monastero di Sant’Amico, fondo Monastero di Santa Lucia, che si riteneva perduto, e fondo Ospizio dell’Addolorata tra gli oggetti conservati spicca la lettera del Vescovo aquilano Paolo di Rinaldo da Bazzano per l’istituzione di una chiesa e monastero datata 7 dicembre 1350 . “Dopo aver assicurato le migliori condizioni per l’accesso e la fruizione del patrimonio archivistico monastico, dopo quasi 20 anni dal recupero ordinamento ed inventariazione – spiega l’archivista Alessia Di Stefano –  sarà  possibile fruire di una nuova porzione di fonti archivistiche uniche ed inedite, efficaci per la ricostruzione storiografica obiettiva e scientifica, ad integrazione di fonti ufficiali, a vantaggio dell’offerta culturale locale; trascurare le testimonianze più umili di fatti minuti della vita quotidiana e nello specifico di una istituzione ecclesiastica che dal 1375 ancora agisce sul bacino culturale aquilano, porta al venir meno di quel senso logico di continuità  tra passato e futuro di tutta la comunità  laica, civile ed ecclesiastica della città . Oggi – continua – la Fondazione Carispaq sostiene la consultazione dell’archivio storico del monastero di S. Amico dell’Aquila e grazie al Suo intervento sarà  fruibile il fondo archivistico ritenuto perduto del soppresso monastero di S. Lucia, fruibili saranno le poche ma significative testimonianze del fondo dell’Ospizio dell’Addolorata, istituzione ecclesiastica per l’accoglienza di fanciulle orfane, e fruibile il fondo del monastero di S. Amico, scarsamente citato da Antonio Ludovico Antinori nei suoi manoscritti”



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