Con la termografia il chek up delle chiese aquilane

E’ al secondo anno di finanziamento. Il progetto “Diagnostica preventiva tramite tecnica termografica finalizzata al restauro e conservazione degli edifici religiosi e al risparmio energetico”, finanziato  dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila  all’Arcivescovado, il quale ha poi affidato la realizzazione al Laboratorio Las.E.R. della facoltà di Ingegneria dell’Università dell’Aquila, ha permesso di mettere sotto esame un’altra serie di chiese: Santa Maria a Graiano, Santa Maria ad Cryptas, Santa Maria Assunta e Santa Maria Paganica.

Oltre ai normali rilievi riguardanti la presenza di umidità, individuazione di distacchi su affreschi, mosaici e intonaci, studio composizionale di strutture antiche, individuazione di strutture sepolte, alterazioni superficiali, rilevamento di strutture a rischio per fattori microclimatici, si sono riscontrate, nel corso della campagna di misure, anche anomalie strutturali che possono, a detta degli esperti, influire sulla stabilità dell’edificio. In particolare vengono segnalati all’attenzione degli addetti al restauro, possibili problemi strutturali nella chiesa di Santa Maria ad Cryptas di Fossa e notevole degrado nella chiesa di Santa Maria Assunta di Bominaco.

E’ comunque da segnalare che per la prima volta, nella nostra regione, in modo sistematico, è stata utilizzata la diagnostica preventiva su edifici religiosi oggetti di restauro, il che consente di procedere ad interventi mirati con notevole risparmio di tempo e di denaro.         

Con il parco strumenti in dotazione al Laboratorio Las.E.R. si può fornire un servizio al territorio e alle amministrazioni pubbliche nel settore della diagnostica sugli edifici religiosi e non e nella valutazione del risparmio energetico.

Va ricordato che presso la Facoltà di Ingegneria, il Laboratorio Las.E.R. da tempo si occupa di trasferire sul territorio, soprattutto nel campo della conservazione del patrimonio artistico e architettonico, le tecnologie diagnostiche più avanzate oggetto di ricerca del laboratorio stesso.

Già dagli anni ‘80 sono sorte collaborazioni con la soprintendenza, la Regione, l’ICR (Istituto Centrale per il Restauro) e l’Opificio delle Pietre Dure a Firenze.

Attualmente, con l’entrata in vigore delle direttive europee sull’efficienza energetica, si aprono nuovi campi di applicazione delle tecniche messe a punto in tale laboratorio inerenti la termofisica dell’edificio, il rilevamento di perdite, il riscaldamento, per tenere sotto controllo l’efficienza energetica.

La termografia è un tecnica diagnostica non distruttiva che, misurando la radiazione infrarossa emessa da un corpo, consente di determinarne la temperatura superficiale. La mappatura di tale temperatura è fondamentale per poter valutare lo stato di conservazione dei materiali stessi; infatti anomalie nelle distribuzioni denunciano problematiche in atto sull’edificio o sull’opera d’arte analizzata.

E’ lungo l’elenco delle opere indagate con tale tecnica dall’equipe del Laboratorio Las.E.R. nel corso di questi ultimi anni, dalla Basilica di Collemaggio al Palazzo Ducale di Tagliacozzo ai dipinti del museo di Atri, a quelli della Domus Aurea a Roma. Grazie alla sensibilità della Fondazione Carispaq già due anni fa, con il progetto L’Aquila all’infrarosso, sono state effettuate una serie di indagini termografiche su alcune chiese oggetto di restauro con interessanti scoperte che hanno avvalorato le ipotesi formulate da architetti della soprintendenza e da esperti di archeologia.


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