Certami poetici e giostre cavalleresche nella stampa sulmonese del cinquecento

E’ dedicato a Sulmona e all’arte della stampa in questa città nel XVI secolo il quarto numero della Collana “Tesori Tipografici Aquilani” della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila. A cura di Walter Capezzali ed Ezio Mattiocco  si propone la riproduzione anastatica di alcune edizioni stampate a Sulmona tra il 1583 e il 1584 da Marino d’Alessandri, accompagnato da un volume di saggi critici.

Nel cinquecento Sulmona è la terza città d’Abruzzo, dopo Aquila e Ortona, ad ospitare l’arte della stampa. La tipografia del d’Alessandri, promossa dall’umanista peligno Ercole Ciofano, è un fatto che testimonia la consistenza culturale e la vivacità di tanti intellettuali della Città ovidiana e del territorio peligno al tempo dell’Umanesimo. Dunque la Fondazione Carispaq ha dedicato il quarto numero della collana Tesori Tipografici Aquilani alla tipografia sulmonese del XVI secolo, proseguendo così in un preciso disegno progettuale che intende contribuire ad una più concreta ed approfondita conoscenza di eventi, personalità e realizzazioni che, attraverso i secoli, hanno illustrato le valenze culturali del territorio provinciale e conseguentemente onorato la relativa Comunità sociale.

Gli autori di cui si riproducono i testi sono umanisti di tutto rispetto come Cornelio Sardi,Eleuterio Cesura, Marcantonio Lucchitto, Ercole Ciofano che hanno scritto della Giostra di Sulmona, di descrizioni della città,  di rime e discorsi delle donne …a guisa di finissime perle…; a queste opere si aggiunge anche un testo di Publio Ovidio Nasone. Come per ogni numero della Collana, la riproduzione anastatica è accompagnata da un’antologia di saggi critici a cura di Ezio Mattiocco e Walter Capezzali che entrano nel merito con adeguati approfondimenti.


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